La diversità delle cucine regionali italiane è da sempre oggetto di rivalità tra gli abitanti della nostra penisola. La gastronomia e le tecniche di preparazione del cibo tradizionale stanno però lasciando spazio a metodi più moderni e alla ricerca di una presentazione perfetta.

I motivi alla base del cambiamento

I primi cambiamenti nel nostro modo di mangiare risalgono agli anni ’70, quando, dopo aver sofferto delle carestie causate dalla Guerra Mondiale nei decenni passati, gli italiani iniziarono a spendere sempre più tempo nei ristoranti alla ricerca di piatti eccezionali e dai gusti internazionali. In quegli anni diventarono famosi i libri di cucina e furono tante le figure a distinguersi in questo settore guadagnando una fama fino ad all’ora impensabile.

L’importante ruolo della televisione

Negli anni ’70 vengono prodotti i primi show televisivi dedicati interamente alla cucina: A Tavola alle 7, condotto da Veronelli e Ninchi, e Telemenù da Wilma de Angelis furono senza dubbio i più popolari e portarono gli italiani alla scoperta di tante nuove ricette da ogni angolo della nostra nazione.

Questi programmi, dall’impostazione ancora lontana dagli odierni talent show, riuscirono comunque a entrare nelle case di milioni di italiani iniziando a educare gli italiani sulla ricchezza del territorio e sulle tecniche della preparazione degli alimenti.

Le nuove personalità della cucina

Visto il successo dei conduttori dei primi show di cucina, molti chef e personaggi della TV decisero di tentare la fortuna in questo ambito.

Questo fenomeno portò sul piccolo schermo migliaia di nuove ricette e stili culinari, nati dalle interpretazioni personali dei conduttori, facendo scoprire agli italiani un nuovo panorama gastronomico a base di cibi fusion, internazionali e super moderni. La cucina italiana regionale continuò a venire utilizzata e diventò la base per questo movimento di innovazione culinaria.

Nell’ultimo decennio si sta lentamente tornando a riscoprire la classica cucina regionale puntando soprattutto sulla storia e cultura di ogni singolo piatto, andando a cercare prodotti artigianali di ogni specifico territorio. Gli italiani sembrano infatti essersi stancati della cucina moderna e sono più propensi a gustare piatti vicini alla cucina delle nonne (prova ne sia anche il successo di un canale come “Pasta Grannies” su YouTube). I movimenti culturali come Slow Food stanno contribuendo a questo ritorno alle origini pubblicizzando i prodotti a chilometro zero, organici e D.O.P.

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