La cucina italiana è stata dichiarata ufficialmente come la più influente al mondo dal famoso magazine “The Economist”.

Il giornale ha pubblicato uno studio concluso dall’Università del Minnesota e diretto dal professor Joel Waldfogel il quale ha esaminato i valori di import – export del settore culinario di molte nazioni per verificare quali fossero le più influenti del pianeta.

A ricerca completata, Waldfogel ha potuto constatare in modo definitivo come la cucina italiana domini la classifica con un surplus totale che supera i 158 miliardi di dollari.

La top 10

A grande distanza dall’Italia, si piazza al secondo posto in classifica il Giappone, che tra sushi e superalcolici conclude con un bilancio positivo di ben 43,9 miliardi di dollari. Al terzo posto, a sorpresa di molti, troviamo la Turchia seguita poi da Messico, Thailandia, Francia, Egitto, Grecia, Venezuela e, al decimo posto, Vietnam.

A ottenere un bilancio negativo, risultando quindi tra le cucine meno ricercate al mondo, sono state Svezia, Germania, Canada, Corea del Sud, Brasile, Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Cina e Spagna.

I cibi più esportati dall’Italia

A contribuire maggiormente al bilancio italiano è stata la pizza, senza dubbio piatto più popolare al mondo, seguita dalla pasta, la mozzarella e il gelato.

Nell’ultimo decennio è cresciuto rapidamente anche l’export delle specialità tipiche regionali. A sorpresa, il frico, piatto friulano composto da formaggio, patate e cipolle, è diventato uno dei cibi più ordinati nei ristoranti del Giappone.

Sono aumentati anche le esportazioni dei nostri vini che stanno finalmente guadagnando ammiratori anche in Australia, Sud Est asiatico, Giappone e Canada.

Infine, ottimi i risultati anche per tutti i prodotti D.O.P. che continuano a venire apprezzati sia in Europa che nel resto del mondo e mantengono un trend di crescita costante.

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